I love ace e uno dei miei personaggi preferiti insieme a nami e rubber /rufi

a se vi piaciono le fic di nami e ace leggete quella del bacio di fuoco

CAPITOLO 10: ARRIVEDERCI
Tutti erano a bocca aperta per la scoinvolgente notizia.
-E cosa avete intenzione di fare?- chiese Rufy.
-Io vorrei farla entrare nella ciurma di Barbabianca, perchè se sta qui, per me sarà difficile rivederla...- rispose Ace.
Rufy fece una faccia davvero spaventosa, anche gli altri ci guardarono male, tranne Robin e Zoro.
-Rufy, lasciala andare, dopottutto, ci si innamora poche volte nella vita...- disse l'archeologa.
Il Capitano la guardò e poi rifflettè
-Se tu, Nami, vuoi andare, vai pure!- disse infine.
Io lo guadai e sorrisi, poi lo abbracciai.
-GRAZIE RUFY!!!- urlai.
Tutti sorrisero.
Eravamo tutti felici per questa situazione.
-Quando avete intenzione di partire?- chiese Sanji.
-Domani mattina...- rispose Ace.
-Ma verrete a salutarci, vero?- chiese Rufy, io sciolsi l'abbaccio.
-Sì, sicuramente- risposi io sorridendo.
-Deve essere bello avere qualcuno da amare...- commentò il Capitano.
-Rufy...- dissi a bassa voce. Era tardi, domani saremo partiti presto, avevo già preparato la valigia. Mi addormentai, avevo vicino Ace, quindi avrei fatto dei sogni sereni.
Di mattina, tutti ci aspettavano al ponte. Feci l'ultima colazione con la ciurma di Capello di Paglia.
-Ragazzi mi mancherete, non preoccupatevi per me, starò bene, vi prometto che vi scriverò, Addio!- dissi trattenendo le lacrime.
-Ti sbagli, questo non è un'addio, ma un arrivederci, ci vediamo nel Nuovo Mondo, Nami!- disse Rufy.
-Hai ragione- risposi sorridendo.
Ace mi prese e mi portò su una barca.
-Ciao, fratellino!- salutò Pugno di Fuoco.
Ci salutammo tutti e partì per il Nuovo Mondo insieme ad Ace.

Fine

CAPITOLO 9: PING-PONG
Ace non lasciava mai stare Zoro, così impediva a Robin di parlargli. Quando ci siamo trovate vicine mi disse:
-Ti prego Nami, puoi giocare con Ace a Ping-Pong così posso restare da sola con Zoro?
-Va bene...- le risposi.
Ace continuava a beccare lo spadaccino.
-Ace, giochiamo a Ping-Pong?- chiesi co aria di sfida.
-Accetto!- disse lui pronto alla sfida.
-Pronti...VIA!- disse Franky che era il giudce della gara.
-Spirale del Tornado!- urlai lanciando la pallina ad una velocità impressionante.
-Pallina di Fuoco!- rispondeva Ace con una palla infuocata.
-Lampo di Tuono!- continuavo.
-Incredibile, non sembra nemmeno Ping-Pong! Yo-oh-oh!- diceva Brook ridendo.
-Inferno di Fuoco!- urlò Ace, e mi si ruppe la mia racchetta, ma riuscì a mandarla dall'altra parte.
-E' FINITA!- urlò Puno di Fuoco tirando una palla micidiale.
-NON è VERO!- urlai io prendendo una ciabatta e mandandola in bilico sulla rete.
-E' fatta- disse Ace deciso.
-TI SBAGLI!- urlai, andai con un piede contro il muro e mi spinsi, mi lanciai sulla pallina.
-COSA CREDI DI FARE??!!- urlò Ace buttandosi sulla pallina.
La macammo entrambi, così al posto di prendere la pallina ci demmo un bacio.
Caddi all'indietro, tutti furono sorpresi.
Sanji si era pietrificato, Rufy aiutò Ace ad alzarsi, Franky prese la pallina, Brook rideva, Zoro e Robin parlavano, Usop mi aiutava ad alzarmi, Chopper era in panico.
-Dai ragazzi non è successo niente, era solo un bacio, tanto io e Nami ci siamo già bacia...- Ace non finì la frase quando io gli tirai un calcio in faccia.
-Non fate caso a quello che ha detto...ah, ah , ah!- scherzai io. Rufy si alzò e mi disse:
-C'è qualcosa tra te e mio fratello?
Io ed Ace ci guardammo come per dire "VOGLIO MORIRE!" ovviamente qui seriviva una risposta buona.
-Assolutamente NO!- dissi io, ma la faccia di Rufy non cambiò.
Ace mi abbracciò.
-E anche se ci fosse qualcosa?- chiese Pugno di Fuoco.
Tutti strabuzzarono gli occhi come dire "Questi due nascondono qualcosa!".
-Ma sei pazzo! Vuoi che tutti sappiano della nostra relazione?- sussurai a lui.
-Tanto prima o poi dovremo dirglielo- sussurò Ace.
Restai itta, guardai gli altri e abbasai la testa, Ace aveva ragione prima o poi lo scopriranno.
-Noi stiamo insieme!- disse Ace, tutti restarono a bocca aperta.

CAPITOLO 8: AMORE
Amore, cosa voleva dire questa parola? Io non ho mai provato amore per qualcuno, fino a quel momento, quando Ace mi cadde addosso, non provai rabbia nei suoi confronti, ma gioia, mi rese felice rivederlo.
Ora sono qui, nella stanza dove si allena Zoro, insieme a lui, preoccupata per lui, starne nella stessa stanza mi faceva mancare l'aria.
-Io vado...- dissi. Cercai di aprire l porta, ma non ci riuscivo, eravamo stati chiusi dentro.
-Abbiamo un piccolo problema, la porta non si apre!- dissi, non riuscivo a stare chiusa con lui! Ace mi fece una faccia per dire "Stai scherzando?!" e io feci "no" con la testa. Pugno Di Fuoco provo ad aprire la porta. Niente dafare, provò persino ad incendiarla, ma il legno di cui era fatta la stanza era speciale e non si infuocava mai.
-Tutt inutile- sbuffò Ace sedendosi a terra.
-Che facciamo?- chiesi a lui. Pugno di Fuco mi guardò con un aria del tipo "non lo sò!".
-Accidenti, non riesco a stare più di tre minuti in stanza co te- disse Ace un po' imbarazzato. Io lo fissai, poi mi alzai dal peso su cui ero seduta, e mi avvicinai a lui, era imbarazzato, aveva la faccia tutta rossa, il mio viso e il suo erano molto ficini, se io non prendevo l'iniziativa, Ace, non l'avrebbe mai fatto, così lo baciai, io er o molto imbazzata, a lui sembrava piacergli, mi strinse a se in un caldo abbraccio, e ruppe il bacio.
-Grazie, grazie mille!- disse mentre mi accarezzava i capelli -ti amo...- continuò, io ero talmente felice che strabuzzai gli occhi, non mi uscivano le parole "anche io ti amo...", ma credo che lui aveva capito.
-Ace, qualcuno potrebbe vederci...- gli sussurai.
Pugno di Fuoco sciolse quell'abbraccio, poi notò una finestra piccola, ma che si poteva passare, così la indicò.
-Proviamo?- chiese con un sorriso. Io annuì e mi fece andare per prima, ci passai senza problemi, anche Ace ci passò bene.
-Per ora acqua in bocca...- sussarai a lui. Ace fece "sì" con la testa, andammo a vedere che facevo gli altri, le stesse cose, ma in me qualcosa era cambiato per sempre...

Capitolo 7: PREOCCUPAZIONE
-E' pronto il pranzo!-diceva Sanji in quel momento.
-Finalmente si mangia!- esultavano Rufy ed Usop.
-ARRIVO!- urlai queste parole cercando di fare il meno possibile tono preoccupato.
Andai a tavola e mi sedetti, stavolta lontana da Ace, vicino a Robin e Franky, quasi alla fine della tavola. Ace era vicino a Rufy e Sanji, dall'altra parte della tavola. Questa volta il cuoco si era superato: carne alla griglia, verdura cotta, spaghetti bianchi e moltissime altre cose! Ero preoccupata su come avesse reagito Ace a quello che gli avevo detto. Chissà come l'avrà presa! Andarmente in quel modo non era stato per niente carino, potevo almeno inventarmi una scusa! Ma il problema è che non mi uscivano le parole dalla bocca! Un momento! Perchè mi preoccupavo così tanto di Ace??? Non mi era mai capitata una cosa simile!
-Stai bene Nami?- mi chiese Franky facendo volattizzare i miei pensieri.
-Sì, sto bene, perchè?- chiesi al carpentiere.
-Bè, non hai ancora toccato cibo ed eri così penseriosa!- mi rispose lui. Io non risposi, e cominciai a mangiare la verdura cotta.
Alla fine del pranzo, andai in camera mia. Trovai un biglietto con scritto "Devo parlarti, vieni nella stanza dove si allena Zoro. Nico Robin ". Chissà cosa doveva dirmi. Andai subito in quella stanza. Però invece di trovare la mia amica archeologa, indovinate un po'? C'era Ace!
-Che cosa ci fai qui?- chiesi a pugno di fuoco.
-Zoro mi ha mandato un biglietto con scritto che volev vedermi...- disse porgendomi il biglietto.
-Robin l'ha mandato a me! Un momento...- taqui un secondo osservando i biglietti -quei due...!- dissi stringendo il pugno infuriata. La mia rabbia scomparve quando Ace mi spinse con delicatezza contro il muro e mise un braccio difianco alla mia testa.
-Perchè? Perchè devi essere tu?- chiese con tono molto preoccupato.
-Ace che cos'hai?- chiesi a lui. Il ragazzo mi gurdò dritto negli occhi, erano così scuri che sembrava ti rapissero. Ace sorrise e mi diede un bacio sulla guancia.
-Niente, non preoccuparti...- mi disse. Nel modo in cui me lo aveva detto non mi sentivo molto sicura, anzi ero preoccupata ed anche lui, credo, che lo fosse...

CAPITOLO 5: MANDARINI
Il volto di Ace era illuminato appena dalla luce del sole, era così carino! Gli diedi un bacio sulla guancia. Si girò dalla mia parte e mi abbracciò continuava a stringermi a lui, ed io ero un po’ imbarazzata…
Poi si svegliò di colpo e notò che mi stava abbracciando.
-Ciao Nami, tutto bene?- chiese lui sciogliendo l’abbraccio. Io ero un po’ imbarazzata e arrabbiata.
-Scusami, ma certe volte sono sonnanbulo…- disse tranquillo.
-Certe volte mi fai andare in bestia!- dissi -comunque sto bene…- continuai. Poi ad Ace gli cadde un mandarino in testa.
-Posso mangiarlo?- chiese indicandolo.
Io non avevo fatto mangiare a nessuno i miei mandarini, ma lui sembrava diverso, così acconsentì. Ne presi anch’io uno e cominciai a sbucciarlo, Ace cominciò a mangiarlo con gusto, ed anche io, per qualche strano motivo, questa volta era più buono. Forse perché c’era Ace? No, impossibile. Guardai i mandarini e mi parvero molto più grossi del solito, ed erano anche più succosi…
-Ora vado a riposarmi, a dopo!- disse lui sorridendo.
Guardai un’altra volta i mandarini e mi parve che su di loro ci fosse il viso sorridente di Bellmer. Così capì che qualcosa stava cambiando in me e mi misi a piangere. Rufy arrivò subito.
-Cosa c’è che non va Nami?- chiese lui.
-Ho paura… cosa mi sta succedendo?- chiesi al mio capitano.
Lui non seppe rispondermi, poi smisi di piangere e riguardai i mandarini.
Andai nella stanza dove si allenava Zoro, ora non c’era, stava dormendo. Io cercai una lettera che Bellmer mi aveva lasciato e mi aveva detto di leggerla solo quando mi fosse capitato qualcosa di strano dentro. Io la aprì con cura…

CAPITOLO 6: LETTERA
Nella Lettera di Bellmer c’era scritto:
“Cara Nami,
se ti succedesse qualcosa di strano nel cuore, leggi attentamete questa lettera. Ti sei solo innamorata, ma stai attenta, devi cercare di capire se ti ricambia, altrimenti il tuo cuore si infrangerà, e farà molto male… non devi chiederlo frontalmente, altrimenti potresti imbarazzarlo.
Io voglio che tu sia felice, ma non devi lasciarti troppo influenzare, altrimenti non ti piacerà. Fidati da chi ha esperienza! Quando leggerai questa lettera, probabilmente non ci sarò più… ma sarò sempre nei mandarini a sorriderti e guidarti. Mi raccomando, dopo che leggerai la lettera, strappala in mille pezzettini e buttala in mare, perché nessuno deve sapere cosa ti succede!
Un piccolo consiglio: si sempre te stessa e picchia chi ti offende! Ti voglio bene!
Un abbraccio
Tua madre Bellmer”
Avevo appena finito di leggere la lettera. Io innamorata? Mai! Però feci come scritto nella lettere, la strappai e la buttai in mare senza che nessuno mi vedesse…
Ace sbucò da dietro.
-Cosa fai?- mi chiese.
-PENSA AGLI AFFARI TUOI!- gli urlai dietro.
-Scusa! Come sei irrascibile!- mi rispose lui con una faccia da cane bastonato.
-Piantala di fare quella faccia!- dissi io con la faccia tutta rossa!
-Stai bene? Sei tutta rossa!- chiese Ace mettendomi la mano sulla fronte per sentire la febbre.
-No, non è niente…- risposi, ma il cuore mi batteva così forte che fui costretta a scappare in camera mia.
-Nami!- disse Ace vedendomi scappare, era preoccupato, abbassò la testa, non sapeva cosa fare ed aveva paura che mi avesse fatto male.

CAPITOLO 4: RISVEGLIO
Ormai era passata una settimana da quando mi ero ammalata.
L'ottavo giorno mi sentìì meglio, la febbre si era abbasata, ma non del tutto. Quando mi risvegliai erano 03.30 del mattino, vidi Robin che leggeva un libro difianco a me.
-Robin...- sussurai all'archeologa. Lei si girò e vide che stavo meglio, guardò il termometro.
-38...- disse -non sei guarita, ma almeno non sei più in pericolo...- continuò, mentre prese la zuppa.
-Mangia questo, è ormai da troppo tempo che non metti qualcosa sotto i denti...- sussurò Robin porgendomela. Io la presi e la incominciai a mangiare con gusto. In neanche un minuto la finì, era propio scuisita.
-Grazie- dissi sorridendo a Robin e dandogli la ciotola. Parlai con Robin di cosa era sucesso durante la mia malattia.
-Erano tutti preoccupati per te, ma per il resto hanno contiuato la stessa "vita" nella ciurma...- mi rispose lei.
-Opps... mi piacerebbe parlare ancora con te, ma è finito il mio turno, oraviene quello di Sanji- sussurò mentre si alzava.
Accidenti! Propio Sanji??!! Mi addormetai, per svegliarmi dopo...
Mi alzai alle 11.00, il turno di Rufy.
-Buongiorno- dissi a lui.
-Buongiorno- mi rispose un po' assonnato...
Mi alzai dal letto, guardai quello che indossavo, una vestaglia che mi arrivava fino alle ginocchia...
Presi un nastro trovato per caso in infermeria e me lo legai ben stretto alla vita...
Andai fuori dall'infermeria accompagnata da Rufy, la febbre non c'era più...
Vidi Sanji che stava preparando il pranzo, Zoro che si allenava con i pesi, Chopper studiare in pace vicino al giardino, Rufy, Usop, Brook e Franky ridere a scuarciagola per delle battute, Robin leggeva sulla panca del'albero maestro. Non vidi Ace da nessuna parte, lo cercai ovunque, intanto tutti i membri della ciurma mi dicevano "Buongiorno".
Alla fine trovai Ace seduto vicino ai miei mandarini, stava dormendoed io non volevo svegliaro, presi l'innafiatoio e incominciai ad innaffiare i miei mandarini...

Una Fan Ficton di Ace x Nami, Nami parla in prima persona.
CAPITOLO 1: ACE
Era una mattina come le altre sulla Sunny, io stavo annaffiando le piante di mandarini, ma qualcosa catturò la mia attenzione, una figura stava cadendo dal cielo, una persona, che si precipitava su di me.
-Ehi, attento!- riuscì solamente a dire prima che quella figura mi cadde adosso.
Sentì ce qualcosa mi premeva il seno, un torace, arrossì, poi mi accorsi chi era quella persona
-Ace!- dissi sorpresa, mentre gli altri membri della ciurma arrivarono per scoprire chi aveva fatto quel trambusto.
-Fratellone!- urlò Rufy, poi si accorse su dove era atterrato...
-Ahi, ahi...- disse Ace un po' indolenzito, si alzò sulle ginocchiae alzò la testa per vedere su chi era atterato -Ciao Nami!- disse tranquillo con una risatina.
-Tu sei pazzo!- urlai tutta rossa -ma ti vuoi spostare?!- chiesi urlando ancora di più.
-Scusami- disse Pugno di Fuoco che si rialzò.
-Guarda che una persona ti sta guardando malissimo...- gli sussurò Usop indicando Sanji che aveva una faccia arrabbiattissima!
-Come hai osato mettere le mani adosso a Nami, Bastardo!- urlò Sanji prendendolo per il collo.
-Piantala con queste buffonate, damerino!- disse Capelli di Muschio facendo infuriare il cuoco, e così cominciarono un battibecco.
-Scusami, Nami- disse Ace baciandomi su una guancia, io arrosì e abbasai la testa, la frangia mi copriva il volto.
-Ehi, ma come ti pemetti?!- gi urlava Sanji dietro.
-Ace che ci fai qui?- chiese Rufy cambiando discorso, io le sorrisi per ringraziarlo.
-Ero su un grande uccello, e ho la narcotessia, mi addormento e finisco sopra a Nami.- disse tranquillo, io, in intanto, lo maledicevo.
-Dai non fare così!- mi disse abbracciandomi affetuosamente, mettendomi le braccia intorno al collo e facendo, così, scivolare il suo capello arancione giù dalla testa.
-Ehi, voi due...- disse Robin rivolta a noi, mentre indicava Brook, Usop e Franky, i chiacchieroni della ciurma.
-Tu spostati o ti butto in mare!- dissi arrossita. Ace mi tolse le braccia dal collo e si rimise il cappello arancione sorridendomi un po' arrossito -io dove dormo?- chiese ridacchiando.
-TI FERMI???!!!!- chiesero tutti un po' arrabbiati.
-Certo!- rispose tranquillo e con un sorriso.

CAPITOLO 2: ABBRACCIO
A pranzo, guardai Ace molte volte, mi accorsi che anche lui lo faceva. Quando incrociavamo gli sguardi mi sentivo qualcosa dentro e dovevo per forza togliere lo sguardo, era la prima volta che mi sentivo così, lo guardai per un istante ancora.
*Caspita com'è bello...* pensai per un attimo.
-Ma cosa mi viene in mente!- dissi ad alta voce, tutti si girarono dalla mia parte, diventai rossa, e abbassai lo sguardo.
-Emmm... io ho finito, sono piena...- sussurai le parole, poi mi alzai con la testa bassa. Mi accorsi che Ace mi guardava con la coda dell'occhio, ma ero troppo imbarazzata così non dissi nulla.
-Che strano non ha neanche toccato cibo...- notò Usop, mentre mangiava una coscia di carne.
Io ero andata a vedere i miei mandarini...
-Bellmer, cosa mi sta succedendo?- chiesi guardando un mandarino. Sentì qualcosa dietro di me. Vidi una figura... ma per la troppa stanchezza svenni, sentì a malapena:
-Nami che cosai?- era una voce familiare...
Quando mi svegliai ero sul letto dell'infermeria. Notai Ace che si era adormentato vicino a me.
Io gli accarezzai i capelli, Ace si svegliò.
-Buongiorno- dissi sorridendo.
-Buongiorno- disse lui sbadigliando.
-Come va? Ieri sei svenuta e i ti ho portato in infermeria...- sossurò questo abbracciandomi, il tono della sua voce era proccupato...
-Sto bene, mi sono affaicata troppo, non ti preoccupare- risposi sorriendo.
-Se non vuoi che ti abbracci respingimi se vuoi...- disse stringendomi si più a lui.
*Come potrei respingere questo caldo abbraccio?* pensai, stringendo lui a me.
*Ti voglio bene Ace...* pensai, arrosendo e chinando la testa su la spalla di lui...

CAPITOLO 3: FEBBRE
Sanji fiondò in infermeria, e mi vide abbracciata a Ace, caspita che imbarazzo! Chissà che strane idee gli erano venute in testa!
-Buongiorno Sanji!- dissi allontanandomi da Ace, facendolo cadere con la testa sul cuscino del letto dell'infemeria.
-Ma che stavate facendo voi due?- chiese Sanji mentre stringeva i denti e batteva un pugno contro il muro per evitare di scoppiare.
-Nient...- non riuscì nemmeno a finire la frase che Ace rispose subito -evidente, no? Ci stavamo solo abbracciando- disse Ace tranquillo con un sorriso.
-Ma sei cretino o cosa?- sussurai ad Ace.
-Ah, è così?- chiese Sanji, poco dopo gli tirò un calcio che lo fece volare fuori dalla finestra dell'infermeria.
-ACE!- urlai guardando fuori dalla finestra, era aggrappato con una mano al cornicione e stavo per cadere in acqua, io gli allungai il braccio per prenderlo, ma ebbi l'essatto contrario, scivolai giù ed Ace mi prese per la mano. Poi vedemmo un braccio allungarsi, era Rufy che era stato chiamato da Sanji.
-Stai bene mio bocciolo di rosa?- chiese lui appena io ed Ace eravamo di nuovo sulla Sunny. Io dopo quelle parole gli tirai uno schiaffo facendogli girare la testa a sinistra. Tutti si stupirono per quello che avevo fatto.
-Nami, che ti prende?- chiese Robin mettendomi una mano sulla spalla e abbasandosi per guardarmi in volto.
-E' TUTTA COLPA TUA SE IO ED ACE SIAMO QUASI AFFOGATI! TUA E DELLA TUA GELOSIA!- dissi mentre gli altri evevano gli occhi sbarrati . Sanji ed Ace abbassarono la testa, mentre io mi misi a piangere silenziosamente, mantre le lacrime scendevano sul mio volto. Stavo per dirne altre quattro al cuoco, quando tutto mi parve girare, e caddi all'indietro, per fortuna Zoro fu veloce e mi prese. Chopper e lo spadaccino mi portarono in infermeria per la seconda volta. Avevo la febbre altissima, tutto mi pareva freddo. Stavo molto male, Ace, Sanji, Zoro, Robin, Chopper e Rufy rimasero in infermeria ad aspettare che mi riprendessi.
Passarono 3 giorni e le mie condizione non facevano che peggiorare. Sentivo Chopper dire:
-Sta molto male, se va avanti così sarà in pericolo di vita.
-Non dire sciocchezze!- gli rispondeva Sanji.
Io cercavo di parlare, ma non riuscivo a muovere le labbra.
Tutti quanti erano molto gentili con me, facevano i turni di guardia: dalle 00.01 alle 04.00 Robin; dalle 04.01 alle 08.00 Sanji; dalle 08.01 alle 12.00 Rufy; dalle 12.01 alle 16.00 Chopper; dalle 16.01 alle 20.00 Zoro; dalle 20.01 alle 00.00 Ace. Che peccato, Ace lo potevo vedere solo a fine giornata, e poi dopo le 21.00 mi addormentavo e mi svegliavo alle 9.00, Ace era già andato via ed io non volevo vedere gli altri, quindi facevo finta di dormire aspettando il turno di Ace, ma a quel punto ero talmente stanca che mi addormentavo quasi subito...