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Diavol AngelPosted: 5/8/2010, 21:28
Ecco una Fan Fiction su RufyxNami (anch se non mi piace questa coppia mi è venuta volglia di scrivere su loro 2...). Il periodo della storia è prima di Thriller Bark. Anche se è solo un capitolo^^

Era una notte tranquilla sulla Sunny. Nami era di guardia, anche se era stanchissima. C'era una forte nebbia e non poteva vedere nulla. Ma a malapena riusciva a vedere le stelle. Piccole luci che, ogni tanto, si spegnevano nel cielo. Quanto erano belle, a lei piaceva guardarle. Quando Arlong la teneva chiusa nella stanza a disegnare le mappe, lei le osservava e cominciava a sognare e sospirare, faceva così tutte le volte che le vedeva. Questo, però, le fece ricordare il suo passato ed i momenti orribili che le aveva fatto passare quell'uomo-pesce.
Un leggero venticello fresco le scompigliò i capelli. Sulle sue guance caddero delle cristalline lacrime che si rompevano al contatto col suolo. Nami si mise in ginocchio e mise le mani sulla faccia per trattenere i singhiozzi.
-Non voglio ricordare- disse, la sua voce era molto bassa e cupa.
Poi notò qualcuno che si avvicinava e si asciugò le lacrime.
-Nami, come va la navigazione?- chiese Rufy che, stupido com'era, non capì la situazione.
-Non bene, non vedo un palmo dal mio naso!- rispose Nami acida, cercando di nascondere il volto, non voleva che Rufy vedesse i suoi occhi rossi e gonfi di lacrime che faceva fatica a trattenere.
Rufy la guardò un po' storto, le mise una mano sulla spalla.
La navigatrice sentì il cuore andare più forte, si girò di scatto e diede uno schiaffo alla mano del Capitano. Era stravolta, non capiva più niente.
Rufy, vedendo la strana reazione, la prese in braccio e la portò su una panca dlla Sunny.
Nami era rossa e il suo battito era diventato più forte. Il Capitano mise una mano sul suo cuore. La Navigatrice era stanca, il suo cuore era a mille, così cadde tra le braccia di lui. Il ragazzo gli accarezzò la testa e spostò i capelli che le andavano sulla faccia.
Era morbida e profumata di mandarini. Rufy sfiorò con le dita le sue labbra.
Vellutate e morbite.
-Che stai facendo?- chiese Nami assonnata.
Già, che stava facendo? Il Capitano aveva le guancie rosse dall'imbarazzo.
-N-n-niente...- rispose lui balbettando.
La Navigatrice sorrise, era tra le sue braccia. Alzò la mano e con l'indice che teneva il mento, accarezzava le labbra di Rufy, imbarazzato.
Erano morbide, quasi come le nuvole.
-C-c-c-che fai?- balbettò il Capitano rossissimo.
Nami si alzò delicatamentee prese con una mano la faccia di lui e con l'altra la sua spalla. Gli diede un bacio.
La ragazza era un po' imbarazzata.
Rufy cercò di dire qualcosa, ma incominciò a parlare Nami. Intanto la nebbia si era diradata.
-Sai, quando Arlong mi rinchiudeva in una stanza per disegnare le mappe, mi piaceva guardare le stelle e sognare- confessò la Navigatrice alzando la testa per ammirare quelle stupende luci che coloravano il cielo. Rufy alzò lo sguardo per ammirarle anch'esso.
-Sono propio belle...- disse soridendo.
-Grazie per avermi salvato da Arlong!- disse lei un po' in imbarazzo.
Rufy dopo queste parole baciò delicatamente Nami.
-Giuro sotto questo cielo stellato che non ti farò più avere esperienze terribili!- disse il Capitano.
La ragazza sorrise. Era seduta sulle gambe del ragazzo, ne poteva sentire il calore.
-Grazie, davvero...- sussurò Nami addormentandosi fra le sue braccia.
Il ragazzo la strinse a se e si addormentò pure lui.
Loro due erano abbracciati, addormentati, sotto quel cielo stellato...

Fine